Actualité de l’Anarcho-syndicalisme

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Minacce di morte agli anarcosindacalismi serbi (da CNT-AIT-F)

RINVIATO AL 23 APRILE IL PROCESSO CONTRO GLI ANARCOSINDACALISTI SERBI

martedì 20 aprile 2010

Il 23 marzo è ripresa la seconda fase del processo agli anarcosindacalisti serbi, inizialmente accusati di terrorismo internazionale. Questa volta l’udienza si è tenuta a porte chiuse e neanche i famigliari degli accusati hanno potuto raggiungere la stanza dove ha avuto luogo l‚udienza del processo.

In questa udienza procuratore ha confermato che l‚accusa è stata riqualificata, i compagni sono ora accusati d‚aver "causato un pericolo generale." L’udienza è stata interrotta per alcune ore per permettere agli avvocati di prendere piena conoscenza del nuovo atto di accusa. Durante il secondo giorno di udienza, sotto lo sguardo attento dei media, i compagni hanno ancora una volta negato la loro colpevolezza. Uno di loro ha dichiarato che il valore stimato a 18 • dei danni subiti dal palazzo dell’Ambasciata di Grecia, mostra chiaramente che questo è un processo politico e che l‚inchiesta non ha nemmeno bisogno di prove per accusarli di aver "causato un pericolo generale."

Le notizie dalla Serbia sono allarmanti. Il processo contro gli anarcosindacalisti serbi riprende il prossimo 23 marzo. Ovviamente la sconfitta subita ha raccolto il gradimento degli abitanti le stanze del potere in Serbia. Dopo l’attacco al concerto di solidarietà che si stava svolgendo alla periferia di Belgrado il giorno successo alla liberazione de compagni, questa volta è stata addirittura organizzata una campagna per il linciaggio dei compagni da parte dei settori nazionalisti serbi. Stanno visibilmente cercando di intimidire i compagni in risposta alla loro volontà di chiedere che sia fatta luce sulle torture subite durante la detenzione durata 6 mesi.

Non si può non sentirsi a disagio quando si sa che cosa sono in grado di fare i nazionalisti serbi, cui fu lasciata spudoratamente aperta la strada del linciaggio al giovane Brice Taton, tifoso di una squadra di calcio francese. E ’certamente chiaro oggi che lo stato serbo è responsabile per l’incriminazione dei nostri compagni e, pertanto, responsabile di questa campagna di odio. In quanto tale lo riterremo responsabile di tutto ciò che potrebbe accadere ai nostri compagni.

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L’associazione "Antifa Akcija u" ci ha informato che a Novi Beograd sono comparsi manifesti che invitano al linciaggio di uno degli anarchici accusati di “terrorismo internazionale”.

Come indicato nel comunicato di "Antifa Akcija u" sul palazzo dove vive il compagno anarchico sono stati affissi manifesti dal titolo "Fai la conoscenza dei tuoi vicini - Impara a conoscere i nemici della Serbia". Sui manifesti compare anche la foto del compagno e a lato la minaccia "Sappiamo dove abiti, sappiamo quando rientri in casa". Il manifesto è firmato "anti-antifa" ed è accompagnato dal simbolo di "orgoglio bianco", diffuso in origine dal Ku Klux Klan, poi ripreso dai neo-nazisti al posto della svastica.

Si aggiunge, per comprendere il clima che esiste oggi in Serbia che quando i vicini di casa sono stati avvertiti della presenza di manifesti, il poliziotto di servizio ha dichiarato: "Perché vi lamentate se il signore del manifesto non lo fa?"

Fonte: b92.net, 11 marzo 2010.

Comunicato in serbo-croato dell’ ASI-AIT su: -> http://inicijativa.org/tiki/tiki-read_article.php?articleId=2554]

Huškačka i brutalna kampanja države Srbije protiv slobodara i „Anarhosindikalističke inicijative“ se nastavlja. Nakon montiranog procesa protiv šestoro anarhosindikalista i skandalozne optužnice za međunarodni terorizam, zbog koje je šest mladih ljudi čamilo u zatvoru više od pet meseci, država je rešila da nastavi represiju pokušajem zastrašivanja jednog od optuženih uz pomoć svojih fašističkih parapolicijskih snaga zvanih „anti-antifa“.

U subotu 6. marta, u jednom novobeogradskom soliteru pojavili su se plakati pod nazivom „Upoznaj svoj komšiluk! Spoznaj neprijatelje Srbije“. Na plakatima se nalazi fotografija beogradskog anarhosindikaliste, koji stanuje u pomenutom soliteru, poziv na linč izmišljenim spiskom "zlodela" i rečenicom „ako korumpirani sud neće da im sudi ima ko hoće!“ i fašističko-policijska preteća rečenica „Znamo gde živite, znamo kada spavate“.

Ovaj pokušaj zastrašivanja, je poslednji u nizu represivnih metoda vlasti u nameri da smiri socijalna talasanja. Počevši od zabrane blokiranja saobraćajnica i zabrane okupljanja u centru Beograda, preko političkog i pravosudnog nasilja nad šestoro anarhosindikalista u vidu optužnice za međunarodni terorizam, do krivičnog procesuiranja ljudi zbog navodnog ometanja pravde jer su se drznuli da zatraže slobodu za svoje lažno optužene drugove, plakatiranje solitera u kome stanuje naš drug izgleda kao jeftin pokušaj zastrašivanja organizovan od strane najreakcionarnijih segmenata države i nacističkih parapolicijskih formacija.

Zahtevamo od države da rasformira svoje parapolicijske snage, marionetske fašističke i nacističke grupacije koje su iznikle na najmračnijim zločinima počinjenim na ovim prostorima u poslednjih dvadeset godina.

Država teroriše - Sloboda za anarhiste!

Sindikalna konfederacija Anarhosindikalistička inicijativa sekcija Međunarodnog udruženja radnika i radnica

Traduzione dal Serbo-Croato

Continua la brutale campagna dello stato Serbo contro Iniziativa Anarcosindacalistat ". Una volta montato il procedimento contro i sei anarcosindacalisti con l’accusa scandalosa di terrorismo internazionale (per cui i sei giovani hanno languito in carcere per oltre cinque mesi) il governo ha deciso di continuare la repressione tentando di intimidire i compagni con l’aiuto delle sue forze fasciste e attraverso un gruppo paramilitare denominato "anti-antifa" .

Sabato 6 Marzo, a Neo Beograd, su un edificio è apparso un manifesto con la scritta "Incontra i tuoi vicini - Conosci il nemico della Serbia ". Il poster contiene la foto di uno degli anarcosindacalisiti di Belgrado (che vive nell’edificio) e un invito al linciaggio per una lista immaginaria di "crimini" e le frasi "se un giudice corrotto non li giudicherà, chi vuole ..." e "Sappiamo dove vivi, sappiamo quando rientri in casa per dormire”.

Questo tentativo di intimidazione è l’ultimo di una serie di metodi repressivi attuati dal governo al fine di reprimere la rivolta sociale! Ricordiamo il divieto di effettuare blocchi stradali, il divieto di assembramento nel centro di Belgrado, la violenza politica e giudiziaria nei confronti degli anarcosindacalisti che ha preso la forma dell’assurda accusa di “terrorismo internazionale”, i procedimenti penali nei confronti di chi viene accusato di presunta ostruzione della giustizia per l’aver osato chiedere la libertà dei compagni falsamente accusati, la nostra vita (divenuta poster da affiggere sui palazzi) ostaggio di tentativi di intimidazione a buon mercato organizzata dai segmenti più reazionari dello stato e dalle forze paramilitari naziste che si sono formate sui più oscuri crimini avvenuti nella regione negli ultimi venti anni.

Stato terrorista - Libertà per gli anarchici!

Confederazione Sindacale Iniziativa Anarcosindacalista sezione dell’A.I.T.

http://www.lottadiclasse.it/index.p...


CNT-AIT



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